Alla regione Piemonte e all’Azienda Ospedaliera Universitaria di Novara
Quest’anno la Commissione all’unanimità ha concordato di assegnare il riconoscimento della Gerbera d’Oro alla Regione Piemonte ed in particolare all’Azienda Ospedaliera Universitaria di Novara, per il progetto: “Assistenza sanitaria transfrontaliera in Algologia”, realizzato da EuroPain Laboratòry, con la seguente motivazione:
“Essere imprenditori oculati nella lotta al dolore” questo il motto per essere all’avanguardia in Italia ed in Europa nella lotta al Dolore. Questo uno dei principi alla base del Progetto ideato da un qualificato ed eccellente gruppo di medici con esperienza ultra ventennale in algologia. Il progetto vuole essere un “sistema aperto” che parla ad istituzioni, società scientifiche e terzo settore tramite partnership di altissima competenza scientifica.
Obiettivo quello di diventare poli attrattivi adottando l’algologia come modello per la sua TRASVERSALITA’ nel considerare la terapia del dolore come un sistema di servizi alla persona in tutte le aree terapeutiche. Il Progetto comprende scelte strategiche che guardino alla Direttiva Europea 24 del 2011 sulla mobilità sanitaria transfrontaliera applicando la legge 38 e promuovendo un processo di miglioramento continuo nell’organizzazione di processi per stimolare la sua evoluzione. È una sfida che consente alla legge 38 di varcare i confini italiani.”
In considerazione della numerosità dei Progetti pervenuti, la Commissione ha concordato di attribuire quattro menzioni speciali, segnalando i seguenti progetti:
Regione Lombardia – Terapia del Dolore – Centro Terapia del Dolore II livello A.O. Ospedale Niguarda Ca’ Granda per il progetto: “Punto Terapia del Dolore: progetto assistenziale innovativo in rete per monitorizzare l’aderenza alla terapia nel follow-up dei pazienti con dolore cronico, copatologie croniche e in terapia con farmaci analgesici oppiacei”. L’obiettivo del progetto è quello di “prendere in carico” la persona con dolore cronico e con patologie croniche, nel suo bisogno di cura complessivo, creando un percorso di monitoraggio, di assistenza, educazione, supporto e follow up del paziente nel tempo, attraverso il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e degli specialisti interessati. Tutto ciò ha il fine di controllare il dolore, migliorando la qualità di vita del soggetto, favorendo l’aderenza alla terapia prescritta, la consapevolezza e il ruolo attivo del paziente contribuendo in tal modo all’implementazione del modello di rete ospedale-territorio con una ricaduta positiva anche a livello economico;
Regione Lazio – Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per il progetto: “La Valutazione del Dolore post-operatorio con un’APP a domicilio”, per la sua innovatività e per l’attenzione che rivolge al periodo di convalescenza postoperatoria del piccolo paziente che si svolge a casa. Vi è infatti una valutazione del paziente ed una gestione sicura ed efficace a domicilio del dolore post operatorio attraverso il pieno coinvolgimento della famiglia, che viene formata sull’utilizzo delle scale di valutazione del dolore attraverso un’APP che viene messa a disposizione;
Regione Emilia Romagna – Comitato Ospedale Territorio Senza Dolore – AOU Parma per il progetto: “Dolore: Storie di una parola.” Il progetto di comunicazione e informazione si propone di rendere accessibile ai cittadini, adulti e bambini, che accedono al Pronto Soccorso, informazioni e concetti sul dolore e sulla possibilità di contrastarlo. Nell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Parma l’attenzione al dolore, dopo aver coinvolto tutte le aree di ricovero, è focalizzata sul Pronto Soccorso; luogo di accesso di adulti e bambini in particolare condizione di vulnerabilità. Il video wall e il depliant multilingue illustrato – realizzati dal personale del Pronto Soccorso stesso – aiutano a capire, con parole semplici e chiare, cosa è il dolore e come contrastarlo, permettendo di diminuire l’angoscia;
Regione Molise – Hospice del Molise – A.S.Re.M. Azienda Sanitaria Regionale Molise – per il progetto: “L’inguaribile voglia di vivere”. In particolare il riconoscimento viene attribuito per la capacità di affrontare con gli strumenti della comunicazione il tema del dolore nelle persone anziane. Il progetto esprime un percorso culturale ed umano che lega gli operatori dell’Hospice ai pazienti e ai familiari. E’ stato infatti realizzato un video ed uno psicodramma “una rilettura della favola di Pinocchio” con i figli dei pazienti ricoverati in Hospice con l’obiettivo di diminuire il carico assistenziali di tipo psicologico, emotivo e sociale nei caregiver. Verrà infine misurata la qualità percepita delle cure attraverso la somministrazione di un questionario prima e dopo la realizzazione del Progetto.