La Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti Onlus, già Comitato Gigi Ghirotti, nasce il 5 maggio 1975 a meno di un anno dalla morte del grande giornalista di cui porta il nome, colpito dal linfoma di Hodgkin nel 1972 e morto nel 1974, con lo scopo di mantenere vivi la sua vicenda umana, il messaggio e l’impegno a favore dei malati.
Chi siamo
Scopo principale della Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti è favorire il miglioramento della qualità della vita della persona malata di tumore e dei suoi familiari.
Lo scopo che si prefigge la Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti onlus è di mantenere vivi la vicenda umana, il messaggio e l’impegno a favore dei malati del grande giornalista e scrittore vicentino Gigi Ghirotti. La Fondazione fu costituita a Roma come Comitato, ente no profit, il 5 maggio 1975. Il 18 dicembre dello stesso anno il Comitato Gigi Ghirotti per lo studio e la terapia delle malattie neoplastiche del sangue e per l’assistenza sociale dei malati fu presentato nel Palazzo del Campidoglio in una cerimonia alla quale intervenne il Presidente della Repubblica Giovanni Leone.
Di quel Comitato ne furono i fondatori Mariangela Cisco, (1919-1990, vedova di Gigi Ghirotti), Giovanni Grazzini (1925-2001, critico cinematografico e giornalista, primo presidente del Comitiato), Ennio Parrelli (1924 –2009, avvocato e politico italiano); Giulio Cisco (1920-1999, giornalista, cognato di Ghirotti); Giovanni Giovannini (1920-2008, giornalista, scrittore), Paolo Polese (membro del CLN, poi dirigente Olivetti), Carlo Sampietro (1924-2019, divenuto poi vicepresidente e membro del comitato d’onore della Fondazione nazionale Gigi Ghirotti).
Nel 1984 il Comitato ottenne il riconoscimento giuridico con D.P.R n.1008. A distanza di oltre vent’anni e nell’anno in cui la Fondazione festeggiava tre decenni dalla sua costituzione, il 7 aprile 2005, il Presidente della Repubblica le assegnava una medaglia d’oro al “Merito della Sanità Pubblica”. Il 10 dicembre 2020, nel giorno della ricorrenza del centenario della nascita di Gigi Ghirotti il Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale una delegazione della Fondazione.
Innumerevoli le iniziative, attività, progetti messi in campo dalla Fondazione nel corso della sua storia. Certa dell’importanza di una chiara e corretta informazione sulle risorse di Centri di diagnosi e terapia dei tumori e di ogni altro servizio per il sollievo dalla sofferenza, la Fondazione ha più volte censito queste risorse. È della Fondazione la prima mappatura nazionale dei Centri per la terapia dei linfomi e delle leucemie, a cui seguirono altri censimenti come quello dei Centri di radioterapia e, più di recente, i Centri pubblici e del no-profit per la Terapia del dolore e le Cure palliative (a domicilio e in hospice). I risultati di questi censimenti sono sempre stati divulgati capillarmente, rendendoli disponibili sia ai cittadini che agli operatori sanitari. Rendere pubbliche le informazioni sulle risorse sanitarie presenti sul territorio è per la Fondazione uno degli obiettivi statutari e, al tempo stesso, un mezzo per raggiungere altri obiettivi. Nascono così il Notiziario periodico, volumi monotematici, opuscoli divulgativi, una collana di saggi.
La divulgazione e pubblicazione di risultati scientifici è stata condotta anche attraverso convegni, conferenze, trasmissioni televisive, ecc. Tutte queste iniziative sono sempre state tese a diffondere la conoscenza dei principali problemi da affrontare per l’umanizzazione dei rapporti tra strutture sanitarie e malati; a formare una nuova generazione di operatori sanitari più aggiornati e meglio inseriti nei circuiti di ricerca internazionali. L’aggiornamento e la formazione (in Oncologia, Ematologia, Psiconcologia, Cure palliative e Terapia del dolore) sono stati realizzati anche attraverso l’organizzazione di eventi formativi, l’istituzione di borse di studio e la promozione di stage all’estero per giovani medici, infermieri e psicologi.
Una particolare attenzione è stata rivolta allo sviluppo dell’assistenza domiciliare, nella convinzione che, quando esistono adeguate condizioni ambientali, il luogo ideale di cura per l’ammalato è la sua casa, circondato dall’affetto dei familiari e da ciò che costituisce la sua quotidianità. Proprio per rispondere a questa esigenza, la Fondazione ha ampiamente contribuito allo sviluppo, a livello nazionale, di servizi di assistenza domiciliare e in hospice per i malati oncologici in fase avanzata. Dal 1995 al 2000, la Fondazione ha sperimentato l’applicazione della “telemedicina” (“Progetto Clessidra”), per rendere più efficace l’assistenza domiciliare con l’ausilio delle più avanzate tecnologie telematiche, facilitando così alcuni interventi di monitoraggio e analisi cliniche che altrimenti avrebbero costretto la persona malata a spostamenti spesso molto stressanti in presenza di una patologia in fase avanzata.
Sin dai primi anni della costituzione della Fondazione, i valori ghirottiani hanno ispirato anche l’operato di altre Associazioni e Fondazioni dislocate sul territorio nazionale.
Tra queste, l’Associazione Ghirotti di Torino ha lo scopo di svolgere nella regione Piemonte attività promozionale, informativa e di sostegno, per la ricerca, la prevenzione, la diagnosi e la terapia nel settore delle malattie neoplastiche del sangue e per l’assistenza sociale dei pazienti; l’Associazione Gigi Ghirotti onlus Genova è attiva nell’assistenza domiciliare, gestisce due hospice che accolgono i malati affetti da tumore e da SLA; l’Associazione “Gigi Ghirotti Basilicata” si occupa di malati oncologici e non nei comuni, sia a domicilio che in Hospice (CROB Rionero in Vulture), attraverso azioni sussidiarie alle normali attività cliniche svolte dall’Azienda Sanitaria di Potenza, con attività rivolte fondamentalmente ad ammalati terminali e cronici.
Altre organizzazioni che portano il nome di “Gigi Ghirotti”; l’Associazione Cure Palliative “Gigi Ghirotti” Macerata-Onlus che ha tra gli scopi perseguiti quelli della promozione della qualità e della dignità della vita delle persone malate nella fase terminale della loro esistenza, della diffusione delle cure palliative e della conoscenza delle metodiche di cura e di aiuto in ambito domiciliare, dell’aggiornamento professionale degli operatori e dei volontari delle cure palliative; l’Associazione Abruzzese “Gigi Ghirotti” Onlus organizza corsi teorico pratici per volontari in cure palliative e di supporto; l’associazione Gigi Ghirotti onlus Oristano per lo studio e il trattamento del dolore oncologico, lo studio delle cure palliative e la loro applicazione, con l’assistenza domiciliare gratuita, ai malati negli stadi avanzati di malattia non più guaribile.
Altre che si ispirano ai valori ghirottiani sono attualmente presenti a Vicenza, La Spezia, Catanzaro, a Bitonto. La collaborazione con le risorse territoriali, in una logica di rete e con le istituzioni pubbliche, è uno dei valori della Fondazione. È da questo valore che trae entusiasmo e concretezza la partecipazione di membri della Fondazione a progetti, tavoli di lavoro, commissioni e comitati istituzionali ministeriali e regionali.
Un’importante e longeva iniziativa è stata l’attivazione nel 1999 del Centro di ascolto per malati di tumore e ai loro familiari. Chi contatta il Centro di ascolto, attraverso il numero 06-8416464, può ricevere gratuitamente sostegno psicologico, ascolto, informazioni, orientamento, con la possibilità di essere presi in carico dallo stesso psicologo. Il Centro è ormai da anni un punto di riferimento e un valido sostegno anche per gli operatori delle istituzioni sanitarie. L’impegno a sostenere psicologicamente anche i familiari che affrontano la perdita della persona cara malata di cancro, ha condotto all’attivazione di un gruppo denominato “La Tenda”. Attraverso convenzioni è stato possibile, negli anni, assicurare la presenza di psicologi del Centro Ghirotti nelle UOC di Radioterapia oncologica e di Urologia del Policlinico “Umberto I” di Roma; nel distretto sanitario di un’ASL laziale attraverso un’ equipe di assistenza domiciliare formata da medici, infermieri e psicologi; per quindici anni nell’ambulatorio di Terapia del dolore dell’Istituto nazionale Tumori Regina Elena gestito dagli IFO di Roma; al Gemelli ART, centro altamente specializzato di radioterapia oncologica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma. Nell’ottica della collaborazione in rete, l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano ha operato per anni in sinergia con la Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti, integrando il proprio servizio di Psiconcologia con il contributo del Centro. Un’alta importante collaborazione è quella con l’hospice “Villa Speranza” di Roma per il supporto al lutto dei familiari di pazienti dell’hospice.
Accanto all’Osservatorio ministeriale per il monitoraggio delle cure palliative e terapia del dolore, previsto dall’art. 9 della legge 38/2010, la Fondazione nazionale Gigi Ghirotti ha creato, su base volontaria, un osservatorio con lo stesso obiettivo, ma con un punto di vista diverso: interpellare e dar voce agli stessi cittadini affetti da dolore acuto o cronico o che accedono alle cure palliative, per offrire alle istituzioni sanitarie una mappatura e un’analisi utile, che possano affiancare e arricchire con dati di prima mano, i risultati periodicamente ottenuti dal lavoro del Ministero della Salute.
Nella storia della Repubblica italiana, la Fondazione lega il suo nome anche alla promozione e istituzione, con direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 maggio 2001, della Giornata Nazionale del Sollievo (insieme ai co promotori patrocinanti Ministero della Salute e alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome) celebrata l’ultima domenica di maggio.(nel 2021 la ventesima edizione si è svolta il 30 maggio, ricordata dal Santo Padre nell’Angelus domenicale). Istituita con direttiva del presidente del Consiglio dei Ministri per «promuovere e testimoniare, attraverso idonea informazione e tramite iniziative di sensibilizzazione e solidarietà».
A decorrere dall’anno 2006 è stato istituito il premio “Gerbèra d’oro” che si propone come riconoscimento ad una struttura sanitaria nazionale che, muovendo dalla considerazione della centralità della persona malata, si sia distinta nell’affrancamento dal dolore inutile, alleviando la sofferenza non solo attraverso le terapie più avanzate, ma anche con il sostegno psicologico e la capacità di rapportarsi umanamente.
Collegato alla Giornata del sollievo, dal 2007 viene bandito il concorso denominato “Un ospedale con più sollievo”, promosso da: Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti, UCIIM (Unione Cattolica Italiana di Insegnanti, Dirigenti, Educatori e Formatori), Fondazione Alessandra Bisceglia; con il patrocinio ed in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione Il concorso è rivolto agli alunni delle scuole dell’infanzia, a quelli delle scuole di livello primario, di livello secondario di primo e secondo grado, agli studenti universitari ed a bambini e ragazzi che vivendo una situazione di ospedalizzazione, frequentano le scuole di ogni ordine e grado presso le strutture ospedaliere. L’intento è di stimolare anche i più giovani, attraverso la produzione di disegni, testi, plastici, videoclip, fumetti, fiabe illustrate e indirettamente i loro insegnanti e genitori, alla tematica del sollievo.
È il territorio, con le sue risorse sanitarie e sociali, unito ad una precisa volontà politica dei comuni e degli enti locali, che si mette in ascolto delle problematiche legate all’affrancamento dal dolore inutile e allo stesso tempo è luogo che connette idee, potenzialità, fattive collaborazioni e solidarietà autentica. Per queste finalità è nato il network delle Città del Sollievo, ad oggi costituito da comuni che sono insigniti del titolo riconosciuto dalla Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti, con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia, per il loro impegno verso le persone in situazioni di profonda sofferenza, dolore e malattia, occupandosi di rispondere ad un ampio ventaglio di bisogni, nella prospettiva della dignità valoriale e dell’umanizzazione del vivere e del morire. Un impegno partecipativo, informativo e formativo rivolto alla promozione della cultura del sollievo, fondato sul senso di comunità nel supportare chi è in difficoltà o è più bisognoso e sull’efficace interazione pubblico-privato con le associazioni di volontariato.